Firenze: iniziative a difesa dei diritti umani nel campo della salute mentale

Inaugurazione mostra fotografico-documentaria

Conclusa la maratona fiorentina per i diritti umani: “grande successo di pubblico”

Dopo quattro giorni, la mostra “Oltre il Manicomio - Psichiatria e Diritti Umani” organizzata a Firenze dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani e patrocinata dal Comune di Firenze, ha chiuso i battenti. La mostra è stata visitata da quasi 800 persone, cui si aggiungono le migliaia di cittadini e turisti informati nel corso della marcia di protesta tenuta sabato scorso.

Gli organizzatori sono soddisfatti dei risultati: 

“Abbiamo trovato tanti messaggi di ringraziamento e incoraggiamento sul libro dei visitatori, lasciati da parte di persone ignare degli abusi legati al passato e al presente della psichiatria. Molti ci hanno chiesto di portare la mostra nella loro città, mentre nel corso della marcia di protesta per le vie del centro fiorentino abbiamo incontrato parecchia gente che ci sorrideva e ci mostrava il pollice all’insù.”

Lunedì sera, a poche ore dalla chiusura, si è tenuto l’ultimo dei numerosi eventi culturali organizzati nell’ambito della mostra. Il dottor Roberto Cestari, medico milanese e presidente onorario del CCDU, che durante la prima metà degli anni novanta condusse una ventina di ispezioni a sorpresa nei cosiddetti residui manicomiali, ha presentato il suo ultimo libro, significativamente intitolato “Oltre il manicomio”, ricco di foto e testimonianze raccolte durante quelle ispezioni.

Secondo Cestari:

 “In Italia circola una leggenda metropolitana secondo cui Franco Basaglia nel 1978 avrebbe scritto una legge di riforma, dandoci la psichiatria migliore del mondo. In realtà Basaglia era contrario alle cure forzose e temeva che il semplice trasferimento delle competenze dai manicomi ai reparti ospedalieri sarebbe sfociata nel semplice ripetersi dello stesso modello, fatto di coercizione, in un luogo diverso: la legge fu un semplice escamotage per schivare il referendum radicale che avrebbe chiuso i manicomi.  Per questo - prosegue Cestari - è necessario cambiare registro, e implementare le linee guida dell’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani, che chiedono il superamento della psichiatria coercitiva e l’adozione di pratiche rispettose dei diritti umani, realizzando il sogno di Basaglia.”

Giorgio Antonucci, medico fiorentino che spalancò le porte del manicomio di Imola, una volta disse:

“Il manicomio non è solo un edificio, è un criterio. È un luogo in cui le persone vengono portate contro la loro volontà per via del loro pensiero. Fintanto che lo Stato si potrà permettere di sequestrare un cittadino per il suo pensiero, i manicomi saranno ovunque.”

L'inaugurazione

L’evento è stato aperto dalla chitarra classica del maestro Flavio Cucchi che ha eseguito due canzoni popolari affascinando il pubblico presente con le note della sua melodia.

Al taglio del nastro, nella sala dell’Auditorium al Duomo, l’assessore comunale Maria Federica Giuliani e il Consigliere comunale Alessandro Draghi hanno enfatizzato l’importanza sociale dell’iniziativa portando i saluti istituzionali. L’avv. Michele Capano, presidente dell’Associazione Radicale Diritti alla Follia, ha parlato delle criticità dell’attuale normativa in tema di TSO, citando casi eclatanti di violazioni dei diritti umani nel campo della salute mentale e auspicando riforme in senso garantista, alle quali anche il comitato organizzatore della mostra, Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani ODV, sta lavorando. Il Sig. Giovanni Angioli ha ricordato l’esperienza del Dott. Giorgio Antonucci sul piano del rispetto dei diritti umani nel trattamento dei pazienti psichiatrici. Ha partecipato anche il Presidente del Quartiere quattro Mirko Dormentoni, mentre Serena Perini, Presidente del Quartiere Tre, ha mandato i suoi saluti.

L’avv. Enrico Del Core, presidente del CCDU, ha sottolineato come l’approccio alla tematica del rispetto dei diritti umani sia di natura culturale, prima ancora che giuridica.

L’iniziativa culturale, oltre a una rassegna storica documentata della psichiatria, è stata arricchita di una rassegna fotografica di 15 totem raffiguranti la situazione nei cosiddetti residui manicomiali degli anni ‘90.

Domenica 7, nell’ambito della mostra del CCDU, il dottor Giulio Murero ha presentato a un nutrito pubblico il suo libro Patogenesi Psichiatrica; una spassionata riflessione sulle incongruenze della psichiatria coercitiva e organicista.

La manifestazione in difesa dei diritti umani nel campo della salute mentale

Sabato 6 aprile, per protestare contro gli abusi della psichiatria coercitiva e informare la popolazione sulla flagrante inadempienza italiana rispetto alle linee guida dell’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani e dell’OMS, che richiedono un approccio socioterapeutico e rispettoso dei diritti umani, quasi 300 persone hanno sfilato pacificamente per le vie del centro fiorentino con partenza e arrivo in piazza Santa Maria Novella. Molti fiorentini e turisti hanno risposto positivamente all’iniziativa, manifestando il loro consenso con ampi sorrisi e pollici in su.

Manifestazione Firenze in difesa dei diritti umani nel campo della salute mentale

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